4 apr 2014

la scuola pubblica italiana raccontata dei rappresentanti dei genitori di alcune scuole dell’emilia-romagna

La lettera inviata da parte dei rappresentanti dei genitori di alcune scuole dell’Emilia-Romagna alla mail messa a disposizione dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi (marzo 2014) [il testo della lettera in pdf]

Signor Presidente del Consiglio,
siamo Presidenti di Consigli d’Istituto, rappresentanti dei genitori negli Organi Collegiali Scolastici, e la ringraziamo per l’invito ad esporle le gravi criticità in cui versa la Scuola Pubblica, segno di un’attenzione in cui riponiamo le nostre rinnovate speranze.

1. Risorse finanziarie
Negli ultimi anni oltre 10 miliardi di fondi pubblici sono stati sottratti alla scuola, ed i nostri istituti sono ormai in una condizione di estrema difficoltà nel riuscire a gestire anche solo il normale funzionamento:
- Le risorse finanziarie stanziate per il Miglioramento dell'Offerta Formativa - utilizzato per il funzionamento didattico e amministrativo - per il corrente anno scolastico sono state decurtate del 30% rispetto all’anno precedente (a sua volta decurtato rispetto a quello prima, fatto che si ripete da anni). E di quanto stanziato solo il 50% è stato finora materialmente assegnato.
- L’arricchimento dell’offerta formativa, quello che in linguaggio comune chiamiamo “i progetti”, è stato praticamente azzerato: per uscite didattiche, viaggi d’istruzione, sport, teatro, laboratori non ci sono più fondi, nemmeno per le ore di recupero dei ragazzi in difficoltà.
- Agli istituti superiori non vengono corrisposti fondi sufficienti nemmeno per la copertura delle attività - obbligatorie per legge - di recupero, sportello e sostegno agli studenti con difficoltà e debiti formativi.
- La mancanza di risorse sia umane che finanziarie rende estremamente difficile la gestione dell’integrazione dei ragazzi migranti per il drastico calo delle ore di alfabetizzazione e di quelle di sostegno scolastico. Ciò rende problematica la piena inclusione di tali ragazzi vanificando un importante obiettivo sociale ed educativo delle nostre scuole.
- A causa del pesante taglio delle risorse finanziarie a disposizione le scuole sono costrette a ricorrere in modo sempre più crescente ai contributi delle famiglie e cercando, ove possibile, di reperire risorse esterne aggiuntive. Il privato che si sostituisce al finanziamento pubblico. Ai contributi in materiale (es la carta, il sapone) da anni forniti dai genitori, ora si aggiungono, e sono ormai indispensabili, anche contributi in denaro: da una nostra rilevazione nella provincia di Bologna pressoché tutti gli istituti sono costretti a richiederli e per gli istituti superiori costituiscono la principale fonte di finanziamento. Siamo a sua disposizione per esporle la nostra rilevazione.
- Sono stati drasticamente tagliati i fondi per le pulizie (solo nel corrente anno scolastico, ulteriore riduzione del 40%), con conseguente revisione al ribasso sia della tipologia che della tempistica degli interventi. Si associa a questa decurtazione, peggiorandone gli effetti sia sulle pulizie che sulla sorveglianza degli alunni, il taglio dei posti del personale ATA.
Collegata alla tematica finanziaria c’è quella dei crediti pregressi (i cosiddetti “residui attivi”) che le scuole vantano da anni nei confronti dello Stato. Parliamo - per ciascun istituto di decine, in alcuni casi centinaia, di migliaia di euro che sono stati restituiti solo in piccola parte.
Si tratta di crediti relativi alle spese già sostenute ed anticipate dai singoli istituti per il pagamento  di supplenze brevi, delle ore “eccedenti”, delle ore di “funzionamento”. Il loro mancato accreditamento da parte del MIUR comporta gravissime difficoltà nella gestione finanziaria delle scuole, limitando notevolmente le risorse necessarie al funzionamento didattico e amministrativo, al punto da comprometterne il regolare funzionamento, al pari dei tagli dei finanziamenti. E rendendo ulteriormente necessario il ricorso ai contributi volontari dei genitori.

2. La scarsità del personale docente e ATA.
Sicurezza e didattica.
Le normative vigenti dispongono che, a livello nazionale, anche in caso di aumento del numero degli studenti, il numero dei docenti non possa aumentare nemmeno di una unità. L’organico complessivo deve essere pari a quello dell’anno scolastico 2011/2012.
Questo ha comportato, per l’anno scolastico in corso, che per alcune regioni ci sia stata una diminuzione di personale, per altre come l’Emilia Romagna, un aumento. Nello specifico della nostra regione, abbiamo avuto un aumento degli iscritti pari al + 1,7%, circa 8/9 mila studenti in più, a fronte del quale quello dei docenti è stato solo dello 0,98%, che significa una carenza di docenti (ossia di classi senza copertura) per qualche centinaia di classi.
Di fatto, questo si traduce in classi molto numerose, fino a 30/32 studenti, anche in presenza di ragazzi con disabilità. E ancora, in mancata attivazione di sezioni per la scuola dell’infanzia.
Ricordiamo però che, al di là di evidenti motivazioni di vivibilità e di didattica, esistono e sono tuttora vigenti normative (che ovviamente contrastano con quella del blocco dell’aumento del numero dei docenti) che prevedono:
• che ci debba essere una metratura minima a studente: 1,8 m2 per infanzia, primaria e secondaria di primo grado, 1,96 per secondaria di secondo grado. Quindi per fare classi di 30 studenti occorrono aule di 55 m2 alla scuola inferiore, 60 m2 alla superiori. Norme sulla “funzionalità didattica” (DM 18/12/75 sull’edilizia scolastica)
• non più di 26 persone per aula (docenti compresi), derogabili solo adottando misure che garantiscano un grado di sicurezza equivalente a quello previsto dalle norme a cui si intende derogare e previa autorizzazione dei Vigili del fuoco. Norme “sicurezza” (DM 26/08/92 prevenzione incendi).
• che le classi non possano essere formate da oltre 25 alunni, 20 se in presenza di ragazzi con disabilità. Norme per la “riorganizzazione della rete scolastica” (DM 331/1998). Quest’ultima parte sulla riorganizzazione scolastica è stata rivista dal decreto Gelmini (DPR 81/2009) che, variando i parametri previsti dalla precedente normativa, fissa i massimali (sforamenti inclusi) a 29 infanzia, 30 primaria, 31 secondaria di primo grado e 33 di secondo grado, in violazione con le normative sull’edilizia scolastica e sulla prevenzione incendi.
BES – Disabilità – DSA.
Sempre nell’ambito della scarsità del personale, non vogliamo che passi sotto silenzio la problematica del sostegno ai ragazzi con disabilità, segnalando l’assoluta scarsità degli insegnanti di sostegno.
Le normative vigenti estendono a tutti gli studenti in difficoltà - certificati e no - il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento (la D.M. 27/12/12 e la circolare 06/03/13 ridefiniscono l’approccio all’integrazione scolastica, legge 104/92 e legge 170/10). Questi Bisogni Educativi Speciali, che includono anche le eccellenze e possono essere temporanei, richiedono una speciale attenzione educativa. In un panorama quanto meno desolante come quello attuale (tagli delle risorse finanziare  legge 170/10). Questi Bisogni Educativi Speciali, che includono anche le eccellenze e possono essere temporanei, richiedono una speciale attenzione educativa. In un panorama quanto meno desolante come quello attuale (tagli delle risorse finanziare, dei posti di lavoro sia di docenza che del personale ATA, delle ore di supplenza, eliminazione delle ore di compresenza) come è possibile rispondere adeguatamente a questi bisogni?
Compresenze.
Infine rientra nell’ambito delle risorse umane la problematica delle compresenze, del tempo pieno e delle ore frontali di docenza. Nella scuola primaria, la tristemente nota eliminazione delle compresenze e la concessione di un numero di docenti inferiori a quello necessario a fornire i moduli orari richiesti dalle famiglie, ha comportato negli ultimi anni la formazione di “orari spezzatino”: per arrivare al monte ore totale di una classe c’è un insegnante prevalente e vengono utilizzate le ore di ex compresenza, quindi in situazioni di normalità ci sono non meno di 3/4 insegnanti (ciascuno con spezzoni di ore e mai presenti contemporaneamente) arrivando a situazioni limite di 5/6 docenti. Altro che “maestro unico”.
Nella secondaria, sia inferiore che superiore, la drastica riduzione delle ore di compresenza ha comportato pari riduzione delle ore di laboratorio. E l’obbligo di fornire solo ore di docenza diretta crea il problema degli spezzoni di cattedre su più istituti con serie difficoltà organizzative per ciascun istituto coinvolto; oltre che, ovviamente, problemi logistici per gli insegnanti costretti agli spostamenti quotidiani.
Inoltre tutto ciò comporta la mancata disponibilità di ore per supplenze interne - con frequenti divisioni degli alunni in altre classi - e per il recupero e il potenziamento.

3. Edilizia scolastica
Ricordiamo che la situazione generale dell’edilizia scolastica è quella di una condizione diffusa di edifici non adeguati, talvolta nemmeno dignitosi, con forti necessità di manutenzioni ed in diversi casi non a norma. Inoltre, il tema della sicurezza è strettamente collegato anche all’eccessiva numerosità delle classi (tema già citato). Il terremoto del 2012 ha riportato ad un’attualità drammatica la situazione della sicurezza e dell’adeguamento antisismico degli edifici dove dimorano per intere giornate i nostri bambini e i nostri ragazzi.

Confidiamo nella sua attenzione su queste tematiche e quindi di vedere un’inversione di rotta rispetto alle politiche sulla scuola dei precedenti governi e dal canto nostro manterremo l’attenzione sulle criticità e sulle problematiche della Scuola Pubblica che fino ad ora non sono state assolutamente risolte, quando non colpevolmente aggravate.

Grazie per l’attenzione

Coordinamento dei Presidenti Consigli d’Istituto e di Circolo della provincia di Bologna
Coordinamento Provinciale dei Presidenti Consigli d’Istituto, Circolo e Comitati Genitori di Modena (sonia.bettati@gmail.com)
Associazione Città&Scuola - Coordinamento Insegnanti delle Scuole Medie di Modena e dei rispettivi Comitati Genitori (sialson09@libero.it)
CGD – Unione Genitori Modena (fontpao@tiscali.it)
Associazione di promozione sociale SOSGENITORI Castelfranco (MO) (cpaola2@alice.it)
Age Dislessia Modena (lamigiovanna@gmail.com)
Comitato Genitori Comprensivo “A.Costa” di Mirabello e Vigarano Mainarda (FE)
(comitatogenitori.cdp@gmail.com)

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